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sabato 10 gennaio 2015

NEL BAULE DEI RICORDI.....il filo magico della nonna!!


Lei era li, seduta sotto il pergolato, puntuale dopo pranzo prendeva il filo magico tra le mani e in compagnia del canto delle cicale iniziava ad intrecciare nodi d'amore. Io sgattaiolavo dal letto e mi sedevo sul divano in pelle verde per osservare il sorriso di nonna Annina e il filo magico tra le sue dita.

Ho ancora il telaio in cantina, a volte tesseva lenzuola e asciugamani di lino, erano rigidi e forse poco confortevoli ma non avevano rivali con la fragile biancheria dei nostri tempi. I ricami traforati e i bordi all'uncinetto, trasformavano la semplice tela in capolavori d'arte, piccoli tesori, orgoglio per chi li possedeva e per chi li aveva creati.

A pensarci bene le mie nonne erano due grandi appassionate del fai da te, a parte il fatto che a quei tempi molte donne si dedicavano più facilmente all'autoproduzione. Ma loro erano due fantasiose artiste, ed io, fortunata ereditiera di tali arti, ho proseguito a coltivarne le passioni.

Le due meravigliose donne si uniscono come d'incanto: il sapone e l'uncinetto, incontrano uno strano abbinamento.......ma prima o poi tutto ha un senso. Ed ecco che tra i miei pensieri nascono delle piccole spugne di cotone che sostituiranno quelle sintetiche del mio bagno. E per togliere il trucco farò dei piccoli dischetti  da riutilizzare senza sprechi.

La mia sarà diventata una forma di resistenza domestica?
Forse, ma prendo in mano l'uncinetto e con il filo intreccio qualcosa che non andrà più perso. 

Nel baule non ho trovato solo ricordi, c'era anche il filo magico della nonna, quello che lei stringeva tra le dita mentre attraversava il dedalo della vita.

 

giovedì 16 gennaio 2014

PERCHE' I GATTI DORMONO VICINO A NOI?

I gatti hanno un legame "magico" con il mondo invisibile. 

Proprio come i cani, che sono i nostri guardiani nel mondo fisico e darebbero la loro vita per salvarci, i gatti sono i nostri protettori dell'energia spirituale e farebbero di tutto per proteggerci quando la nostra energia si abbassa. 
Quando siamo svegli, il gatto "ripulisce" la nostra casa dalle energie intruse. Quando dormiamo, filtra e trasforma quest'energia. Spesso il gatto cerca e guarda nel "nulla" ....vede le cose che noi non vediamo.   
Spesso, il gatto che va in una casa che non conosce inizia a miagolare, non lo fa solo per attirare l'attenzione, è una sorta di avvertimento che sta dando: sente che la qualità di energia deve migliorare in quel posto. 
I nostri problemi quotidiani e lo stress sono assorbiti dal gatto. Infatti quando c'è troppa energia negativa e comune per il gatto sentirsi più debole. 
Naturalmente il gatto non è l'unico responsabile per il bilancio energetico della casa, più c'è armonia nel vostro ambiente, meno dovrà filtrare l'energia negativa e, quindi, sarà più felice e più sano. 

Quando dormiamo i nostri corpi, astrale e fisico, sono separati e andiamo in una quinta dimensione, cioè in una dimensione senza tempo nè spazio: la dimensione in cui siamo quando stiamo sognando.  
A causa della mancanza di formazione e di preparazione, il più delle volte non si vede questa dimensione, dato che è piuttosto "mascherata", ossia codificata con i nostri contenuti psichici inconsci. 
I gatti di solito ci accompagnano e ci proteggono in questi viaggi astrali oppure proteggono il nostro corpo astrale, oltre a prendersi cura di noi contro le energie spirituali indesiderate  mentre dormiamo. 
Queste sono le ragioni per il quale a loro piace dormire con noi nel letto. 

Il gatto è un trasformatore di energia che aiuta nella guarigione. Ci insegna ad amare. 
Non a sottometterci, ci insegna quell'amore gratuito che fa la differenza. Infatti tante persone hanno difficoltà a vivere con i gatti trovandoli  "animali interessati". In primo luogo, si deve guadagnare la fiducia del gatto. Quindi bisogna imparare a rispettarla. Dopo di che vi mostrerà affetto quando si è realmente pronti. 
I gatti riflettono l'amore. 
Dal punto di vista energetico, le persone che sono allergiche ai gatti sono persone che nella loro vita hanno difficoltà a lasciarsi andare all'amore. Secondo Caroline Connor, se ci sono molte persone nella famiglia e un solo gatto, questo può sovraccaricarsi ad assorbire tutte le negatività. In questi casi è bene avere più di un gatto per dividere il carico tra loro. 

Se non avete mai avuto un gatto e all'improvviso ne arriva uno nella vostra vita è perchè avete bisogno di un gattino in quel momento specifico. Il gatto è disposto ad aiutarvi. Se non è possibile tenerlo con voi, è importante trovargli una casa. Il gattino vi sarà vicino anche se non fisicamente e lo si può scoprire attraverso i sogni. Spesso, nei sogni appare il gattino, fa il suo lavoro e se ne va.
Per finire, cercate di osservare come i gatti reagiscono a chi viene a farvi visita in casa. Spesso stanno cercando di proteggervi da energie negative.  

La mia piccolina, sì, dorme ai piedi del letto...

sabato 9 novembre 2013

MIA NONNA? ...... ERA ORA ! !

Questa mattina pensavo, riavvolgendo il nastro di tutto ciò che ho imparato in questi ultimi anni sull'auto produzione, a quanto e come ho risparmiare nel tempo per me e la mia famiglia.

Tempi duri, nessuno può negarlo, chi più chi meno cerca la sobrietà ovunque o tanto meno si organizza a ottimizzare le proprie risorse. Infatti, la scelta dei discount o le offerte promozionali sono sempre più inevitabili punti di riferimento. Addio alle spese pazze, addio alla caccia del plus ultra o la primizia, l’era dei cambiamenti ha modificato le nostre vecchie abitudini.

Vecchie abitudini? Diciamo che mi sento vicina a mia nonna più di quanto avrei immaginato e a pensarci bene sto in gran parte comportandomi come lei ai suoi tempi. Anche se abito in un’altra era e mi distinguo per le varie evoluzioni, sono slittata a ritroso di interi decenni riprendendo in considerazione, volente o nolente, l’antico tenore di vita di mia nonna.

Senza fare soste o rimembranze nostalgiche ho raccolto  parecchi dati e ho visto che, quando mi impegno, posso dare il meglio di me con idee brillanti. Inutile aggiungere scuse banali al progetto di cambiamento come: Non ho tempo, lavoro tutto il giorno, non trovo le materie prime, chissà chi le vende; non sono capace, non sono portata; non cambia nulla, tanto trovo a poco quel che mi serve…..etc etc…..
No e no, basta scuse, è ora di riprendere in considerazioni nuove fonti e nuove direzioni.


Cara nonna, chi l’avrebbe mai detto che era ora..? L'ora che capissi che: "Quando facevi il sapone non era tanto per fare la tirchia; quando piantavi le erbe aromatiche e i pomodorini sul terrazzo non era per la pigrizia di andare al mercato; e quando facevi il pane o il latte di mandorle o il formaggio e la ricotta, le marmellate, le caramelle, gli unguenti per il corpo, non eri in combutta con i commercianti del quartiere". 
Risparmiavi per la famiglia, eri più consapevole di me ad auto-produrre manufatti naturali e......siccome in qualche misterioso modo mi hai trasmesso la passione del "fai da te", non dimenticherò mai il tuo sorriso decisamente amoroso fuso in armonia con la frizzante luce dei tuoi splendidi occhi.


domenica 3 marzo 2013

SIAMO E DIVENTIAMO QUEL CHE BEVIAMO E MANGIAMO

Sarebbe un controsenso autoprodurre saponi, farsi cosmetici ecobio, usare l'aromoterapia etc... se poi non pensiamo al benessere interiore. La nostra alimentazione composta da acqua e cibi solidi sono la chiave del benessere fisico e spesso, anzi più di quanto si creda, viene sottovalutata. Non vi nego che sono stata anch'io trasportata dal consumismo alimentare e se mi guardo allo specchio si nota benissimo dove sono finiti  gli  eccessi di scorie in sovrappiù che non avrei dovuto ingerire. Non è facile cambiare le abitudini di una vita ma non è neppure impossibile trasformarsi in esseri consapevoli di ciò che abbiamo fatto e di ciò che faremo.   Capovolgendo drasticamente i comportamenti abituali ho iniziato a vedere le cose in modo diverso prendendo coscienza che dovevo, sì dovevo per me stessa, autoprodurre il mio benessere.  
I cibi raffinati e trasformati facevano da sovrani nella mia dispensa, insieme alle loro incognite di cosa contengono e cosa depositano nell'organismo. 
Davo per scontato il pallido bicchiere d'acqua sulla tavola apparecchiata, senza tener conto di quanta sporcizia inquinante bevevo allegramente tra un pasto e un fuori pasto, sottovalutavo "che siamo e diventiamo quel  che beviamo e mangiamo". 
Aria, acqua e cibo...tre elementi indispensabili per la nostra sopravvivenza. 
L'acqua, in barba a quel che mi arriva nel rubinetto, la purifico rendendola oligominerale (cioè a basso contenuto di sostanze minerali e quant'altro essa contenga) utilizzando un sistema ad osmosi inversa elimino tutte le particelle in sospensione, il cloro, gli inquinanti e i veleni. Con una conducibilità bassa e un altrettanto residuo fisso basso, ho acqua non depositante che depura l'organismo, insomma faccio fare il suo vero lavoro all'acqua.
Con rimedi naturale riequilibrio l'organismo dai depositi accumulati in questi anni e prevengo i futuri insediamenti, ahimè per alcuni casi inevitabili, ma in ogni modo io ci sono e sono pronta con gli antidoti giusti. 
Cibo più naturale e meno raffinato sono il cappello di questa piramide in crescita nella mia vita che spero sia in qualche modo di aiuto a chi vuole rendersi conto e modificare il suo abituale stato di benessere psico-fisico    perchè non è solo un detto "mente sana in corpo sano", è uno stile di vita mirato e consapevole che se stiamo bene dentro stiamo bene anche fuori, con noi stessi e con gli altri.

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martedì 1 novembre 2011

LA PASSIONE PER I COSMETICI NATURALI

Ad un certo punto della vita, quando ti trovi inevitabilmente a percorrere la fase pensante,  inizi a formularti mille domande, di quelle che, dieci anni prima, non ti sarebbero passate neppure per l'anticamera del cervello.  Arriva per tutti il tempo delle domande, così come arriva il tempo delle mele, a volte in quel tempo ci sei dentro inconsapevolmente, ma ci sei, e quando arriva è ora di darsi o cercare risposte sostenibili.

Andare in ufficio con gli occhi rossi e le palpebre gonfie, dopo aver dormito serenamente otto ore, non era per me motivo di vanto. Non ci avrebbe creduto nessuno se avessi raccontato la storia di aver passato la notte per i locali di Roma, bevuto come una spugna e in compagnia fino all'alba con il cugino di Rocco S. Mi bruciavano gli occhi, punto e basta. Non sono allergica a nulla, non ho nessuna intolleranza, eppure ogni tanto avevo la pelle irritata e le labbra secche. Che mi sta succedendo? Sarà scaduta la garanzia del primo trentennio? 

La prima cosa che feci fu acquistare due creme anallergiche per la cura del viso da un'azienda italiana che produce prodotti naturali con le proprie risorse. Crema viso e contorno occhi alla rosa mosqueta e per completare il tutto olio di argan per la sera. Ma il problema era sempre li, davanti allo specchio...la mia pelle rifiutava categoricamente gli estranei che la invadevano. Nuovamente orientata a trovare una soluzione acquistai in un sito on line altre due creme e questa volta senza coloranti e profumazioni aggiunte...finalmente, era proprio quello che cercavo. Ma nel giro di due giorni capii di non avere ancora risolto il problema, era troppo densa, lasciava una scia bianca da maschera Geisha e dovevo svegliarmi mezz'ora prima per spalmarla e farla assorbire per bene...no e no....così non va.....era ora di farmi la domanda giusta: Cosa c'è dentro a queste creme che io non sò? 

Purtroppo di cose ce ne sono tante, alcune utili soltanto per la commercializzazione del prodotto, altre  inutili  che stanno li solo per far massa, altre ancora servono solo per dare una nota di "poesia" perchè se ne vede solo l'ombra. Ricordando oggi quel periodo sorrido, mi vedo ancora quando cercavo ovunque gli INCI dei prodotti cosmetici e mi scervellavo a capire cosa, come e perchè.  Sorrido meno se invece ripenso a quanti soldi ho speso per cose che non sono servite a nulla....ma che saggiamente la mia pelle rifiutava ribellandosi.  L'estate scorsa passai un paio di settimane a cercare nei maggiori siti italiani, francesi e tedeschi, qualsiasi cosa avesse potuto illuminarmi e aiutarmi ad autoprodurre una crema personalizzata. Ho talmente perseverato che alla fine della mia ricerca trovai un chimico tedesco cosmetologo che spiegava con tanta semplicità anche le cose più impensate fino ad allora. Mi si aprì un mondo tutto nuovo. Scoprii come fare in casa una crema e da quel giorno non ho più smesso. Il punto di partenza fu capire determinate formule chimiche, le basi dell'emulsione, la combinazione tra i vari eccipienti e il metodo più  eco-bio per produrre e conservare i miei manufatti. 

Finalmente la grande soddisfazione! Avevo fatto la mia prima crema, ma cosa più importante avevo trovato la risposta giusta. Una crema che mi calzava a pennello come un guanto cucito su misura, era viva di principi attivi per la pelle e non mi procurava reazioni sulle palpebre o la tipica secchezza cutanea da irritazione.  
Non è difficile autoprodurre cosmetici, ma non è neppure facile, con un pizzico di passione e motivati a creare "spignattando" tra i vari ingredienti si può fare tutto: dalla crema per il viso, il contorno occhi, il corpo, bagnoschiuma, shampoo, rossetti, fondotinta, ombretti, profumi, deodoranti.....e quant'altro, tutto naturale, tutto personalizzato in base alle proprie esigenze, tutto che costa poco (solo il minimo indispensabile per le materie prime) e per chiudere in bellezza che non "irrita" ne il nostro organismo ne il nostro pianeta. 

sabato 22 ottobre 2011

LA TRADIZIONE DEL SAPONE FATTO IN CASA

Quella profumata saponetta che regnava sovrana sui lavelli delle nostre nonne e delle nostre mamme non si vede più...ma dov'è finita?
Eppure da piccola ricordo che mia madre sceglieva "la saponetta" come io scelgo il sapone liquido oggi...anche se, a differenza di mia madre, spesso ho fatto le mie scelte sul "contenitore che si intonava con i colori del bagno -  il dispenser ricaricabile da poterci travasare i saponi liquidi più economici del pianeta - scegliendo il profumo che mi ispirava di più"  mai, e dico mai, ho tenuto conto di quello che usavo e dove sarebbe finito, purtroppo.
La mia convinzione ad usare "la saponetta liquida" iniziò dal fatto che il sapone in quel formato sarebbe stato più igienico. Non la toccano tutti, non sbava sul portasapone e sul lavello, non vedo più gli aloni grigi dello sporco che lascia sempre qualcuno....e convinta di tutto ciò non ho mai tenuto conto di quello che usavo e dove sarebbe andato a finire, senza biodegradarsi completamente.

"Questo è il pentolone dove tua nonna bolliva il sapone" disse mia madre mentre rovistavamo in soffitta, togliendomi una vecchia e annerita pentola dalle mani. Profumava ancora di qualcosa, di sapone, forse sentivo aromi e profumi, dopo tanti anni la storia e la tradizione del sapone fatto in casa era li davanti ai miei occhi, vedevo l'immagine sorridente di mia nonna e mille pensieri che mi frullarano per la testa.
Il sapone fatto in casa era economico e non veniva usato solo per lavare i panni, si facevano anche panetti per lavare il corpo tipo "sapone da bagno e capelli" e a sentire chi l'ha usato, riusciva benissimo nell'intento a lavare in modo naturale e semplice.

Pensando che fosse difficile bollire e sobbollire grassi e sostanze caustiche ho fatto passare alcuni mesi prima di decidermi a fare il primo sapone. Non sono un'esperta saponificatrice, anche se spero di diventarlo prima o poi, ma ho tutta la buona volontà di usare materie prime che in primis fanno bene alla mia pelle e non danneggiano il futuro della mia terra. La tradizione unita alla soddisfazione di produrre il sapone in casa "fatto con le mie mani" è una vera poesia.....vuoi mettere l'emozione di attendere che solidifichi e stagioni per poi usarlo la prima volta, avvolgendosi di morbida schiuma profumata di pulito, invece di premere l'erogatore del liquido "chissàcosacedentro"?