Cosmetici Homemade

Ma perchè da un giorno all'altro ho scelto di auto-produrre cosmetici?
La passione che mi travolse in quest'avventura, non fu per risparmiare sulle spese d'acquisto dei cosmetici (che francamente non sono poche di questi tempi) ma fu l'irrefrenabile desiderio di spalmarmi qualcosa di buono e naturale, che fosse al tempo stesso efficace e cosa più importante, che non mi lasciasse sulla pelle niente di indesiderato.

Le mie creme non sono speciali perchè le ho fatte io (sarei presuntuosa attribuirmi tutto il merito), sono speciali perchè non contengono derivati del petrolio (petrolati) e parabeni nocivi (consevanti che possono minare l'azione degli estrogeni) oppure siliconi (che ostruiscono i pori dilatandoli) etc etc......sono uniche e speciali perchè sane, hanno solo ciò che fa bene alla mia pelle. Le sostanze funzionali ci sono davvero e nelle quantità necessarie per essere efficaci con risultati visibili fin dalla prima applicazione.
La natura fa le cose per bene e non essendo più abituata a servirmi dei suoi preziosi derivati, ho lasciato respirare e detossinare la mia pelle per qualche giorno, mettendo mattina e sera solo un velo di gel d'aloe vera.


COS' E'  UN' EMULSIONE?
Se ci guardiamo intorno siamo circondati da sostanze sciolte di forma acquosa  e oleosa.
Alcune si mescolano bene tra di loro mentre altre, come l’acqua e l’olio, non riescono a legarsi e chiedono l’aiuto di una terza sostanza chiamata emulsionante che possa tenerle unite in modo stabile.   
Di sicuro vi è capitato di mischiare acqua e olio, agitarlo vigorosamente e notare che l’olio disperso nell’acqua ha formato una soffice cremina (antico rimedio della nonna acqua e olio di oliva sbattuti per lenire il rossore da pannolino), ma dopo poco tempo avrete anche notato che le due sostanze si sono nuovamente separate. 
Per ottenere una miscela acqua e olio emulsionata in modo stabile dobbiamo aggiungere un emulsionante che impedisca la separazione tra le due sostanze in questione.
Nella formulazione di un’emulsione raggrupperemo gli elementi tra di loro per tipologia e caratteristica e li divideremo in gruppi chiamati con il termine FASI: 

FASE Acquosa + Emulsionante + FASE Grassa

FASE ACQUOSA:
Sono tutti i liquidi a base di acqua o sostanze idrosolubili che troviamo a disposizione, acqua pura demineralizzata (che consiglio di usare nelle preparazioni), idrolati di piante, acque aromatizzate, infusi etc.

EMULSIONANTE:
In commercio ve ne sono di diversi tipi e tra questi troveremo anche gli auto-emulsionanti, i co-emulsionanti, i fattori di consistenza. Personalmente prediligo un prodotto finito eco-bio e utilizzo sempre sostanze di origine vegetale che non nuociono al pianeta ne tantomeno alla mia pelle:
- Olivem 1000, emulsionante derivato dall’olio di oliva che permette di realizzare facilmente emulsioni molto fini e penetranti con una texture affine con la pelle.
- Lecitina di soia, emulsionante completamente naturale prodotto con lecitina e olio vegetale adatto anche per le pelli più delicate. 
- Methylglucose Sesquistearate, emulsionante ottenuto da materie prime vegetali come zucchero e grassi vegetali.
- Alcool Cetilico, co-emulsionante prodotto con numerose tecniche dall'olio di cocco che agisce come emulsionante debole permettendo di ridurre la concentrazione degli altri emulsionanti.
- Cetil Palmitato, fattore di consistenza di origine naturale e biodegradabile per donare migliore consistenza e textura al prodotto finale, senza effetto "scia bianca".
Gliceril Monostearato SE, auto-emuslionante non ionico di origine vegetale che si ottiene da olio di palma (o colza o girasole) e acidi sterici.
- E altri ancora....etc...etc...

FASE GRASSA:
Comprende tutto le sostanze grasse e oleose o liposolubili, cioè che si sciolgono negli oli, e sono tutti gli oli vegetali, i burri morbidi e solidi, le cere liquide e solide.



COME STRUTTURARE  UN' EMULSIONE
Per spiegarvi e farvi comprendere cosa succede prima di produrre una crema, vi mostro com' è strutturata un'emulsione.
Questi sono i principali componenti suddivisi  nei gruppi di fase:

1 - ACQUA : distillata pura o idrolati, infusi, umettanti, addensanti o gelificanti.
2 - I GRASSI: oli, burro, cere, emulsionanti, antiossidanti.
3 - PRINCIPI ATTIVI  E ADDITIVI: sostanze funzionali, conservanti, fragranze, coloranti.

Questi tre gruppi di ingredienti vengono suddivisi in uno schema  che forma in sequenza le tre principali fasi:

Fase A : Fase ACQUOSA
Fase B : Fase OLEOSA O GRASSA
Fase C : Fase FREDDA 

Fase A:  
E' la base liquida acquosa che può essere acqua distillata o idrolati di piante o infusi. Alla fase acquosa si può aggiungere un gelificante-addensante (modificatore realogico per dare più consistenza alla crema), un umettante come la glicerina e qualsiasi altro ingrediente idrofilo che si scioglie in acqua e che, usando il metodo a caldo, non sia termolabile (= che non teme il calore ad alta temperatura per non perdere le sue proprietà attive), tamponanti e tensioattivi.

Fase B:
E' la fase che comprende gli oli vegetali, i burri, le cere, tutti gli emulsionanti, i co-emulsionanti, i fattori di consistenza, gli antiossidanti, gli stabilizzanti. In questa fase se si usa il metodo a caldo si inseriscono solo grassi che non sono termolabili. Se si utilizza il metodo a freddo si potranno inserire anche oli termolabili come gli oleoliti o ad esempio l'olio di rosa mosqueta. 

Fase C:
Questa fase viene lavorata a freddo con ingredienti che vengono inseriti quando la miscela delle due fasi (A e B) si è raffreddata, ossia che ha raggiunto una temperatura al di sotto dei 40° . In questa fase si aggiungono gli oli termolabili, le sostanze funzionali  (= i principi attivi curativi, lenitivi, antirughe, rassodanti, ristrutturanti, idratanti, etc). Tra i più utilizzati abbiamo il pantenolo D, l'allantoina, gli idrolizzati, il sodio ialuronato, gli estratti vegetali. Infine in questa fase si aggiunge il conservante, le fragranze, gli oli essenziali, il colorante e se necessario un regolatore di PH.

Nella produzione di un emulsione oltre a distinguere le fasi, che ci guidano ad un ordine di sequenza, si stabilisce se creare un'emulsione a caldo o a freddo e se questa sarà emulsionata con olio in acqua o acqua in olio, in modo da poter scegliere gli ingredienti idonei per realizzarla:

  • Emulsione O/A (O/W) : che vuol dire emulsione a caldo Olio in Acqua (Fase B in Fase A)
  • Emulsione A/O (W/O) : emulsione a caldo Acqua in Olio (Fase A in Fase B) 
  • Emulsione a freddo: emulsione che non richiedere riscaldare le fasi a e b e nel quale la fase c non viene distinta e separata, si possono aggiungere gli ingredienti nella fase acquosa o grassa senza alcun problema.

Ricapitolando:
Per strutturare un'emulsione si segue una sequenza dividendo gli ingredienti nelle varie fasi; si decide il metodo di emulsione, considerando se si emulsionerà a caldo o freddo,  e si scelgono gli ingredienti che compongono il nostro prodotto finale.


COME FORMULARE UNA CREMA
Per iniziare a fare una crema bisogna prima chiedersi "Che tipo di crema voglio realizzare e per quale tipo di pelle voglio formularla?" cioè per il viso o per il corpo. Perchè a seconda della parte del corpo su cui la spalmeremo e il tipo di pelle, cambierà la formula.
La fase dei grassi sarà un riferimento per formulare e realizzare la nostra crema, quindi ragionando quasi sempre per un quantitativo totale di 100 grammi daremo una percentuale ai grassi di formulazione.

QUANTITA' DI GRASSI:
Creme viso
3-4% -  Creme leggerissime per pelli grasse
5-8% -  Creme molto leggere per pelli grasse/normali
10%   -  Creme medie per pelli normali
12%   -  Creme per pelli secche/normali
14-16% Creme ricche per pelli secche
Creme corpo
10-15% - Creme molto leggere per pelli normali
20%   -  Creme medie per pelli normali
21-25% - Creme ricche per pelli secche
26-30% - Creme emollienti per pelli molto secche

SCELTA E DISTRIBUZIONE DEI GRASSI
La scelta dei grassi determinerà la spalmabilità della crema e la distribuzione degli oli, dei burri e delle cere nella formula renderà la crema equilibrata.   

Per fare una crema piacevole da spalmare ed equilibrata teniamo presenti che se mettiamo:
Solo oli leggeri: 
otterremo una crema leggera che si assorbirà subito ma dopo poco tornerà su untuosa
Solo oli pesanti:
otterremo una crema leggera e untuosa fin da subito
Solo burri:
otterremo una crema ricca che si assorbirà subito (i burri morbidi ungono, i medi ungono e si assorbono, i leggeri si assorbono e non ungono) 
Solo cere:
otterremo una crema asciutta e poco idratante.

LA CASCATA DEI GRASSI
La percentuale di grassi e la coerenza influiscono sul risultato. Se vorremo fare una crema leggera  la percentuale di grassi maggiore sarà di un olio leggero e a seguire gli altri. Stesso discorso se scelgo di fare una crema ricca, la percentuale maggiore di grassi sarà un olio pesante/medio e a seguire gli altri. 
Per ottenere una buona cascata di grassi l'ideale è poter mettere almeno un rappresentante per famiglia, uno o due oli leggeri, uno o due oli leggerissimi, uno o due oli medi, uno o due densi, uno o due burri, una o due cere.  
La distribuzione dei grassi imprime il carattere al prodotto e dovrà essere coerente con ciò che abbiamo stabilito di fare, cioè se vogliamo una crema leggera, media, ricca e di consistenza compatta o fluida. 

Facciamo qualche piccolo esempio:
- Se formuliamo una crema per pelli secche, nella nostra cascata di grassi la maggior parte degli oli saranno pesanti. 
- Se invece faremo una crema per pelle grassa,  nella cascata metteremo oli con densità bassa.
- Se aumentiamo la percentuale di burri diminuendo gli oli, otterremo una crema più idratante ed emolliente che si asciuga presto.
- Se aumentiamo le cere, mentre spalmeremo la crema noteremo una "scia bianca" e la crema si asciugherà subito frenando la spalmabilità e idratando poco la pelle.
- Se desideriamo ottenere una crema nutriente e idratante che si spalma bene senza frenare prima di aver terminato il massaggio, toglieremo completamente completamente i burri e metteremo solo oli liquidi ed eventuali emulsionanti cerosi.  

COME EVITARE LA SCIA BIANCA NELLE CREME
Le creme autoprodotte in casa e quelle eco-bio che troviamo in commercio fanno quasi tutte inevitabilmente la scia bianca, questo perchè non contengono siliconi.
Teniamoci la scia bianca se non ci da fastidio, ma se vogliamo evitarla nella nostra autoproduzione possiamo mettere a punto qualche accorgimento. 
La scia bianca dipende solitamente da questi elementi: 
- La gomma xantana: che può essere sostituita con carragenina gomma gelificante, oppure in accoppiata con un carbomer  che è un gelificante acrilico non eco-bio (es. 0.3 carbomer 0.1 xantana).
- La cera: diminuire la quantità di cera 
- La cascata dei grassi: quando la cascata dei grassi è fatta bene. 
- La glicerina: aumentare la percentuale di glicerina (7-8%)
- Gli emulsionanti: sostituire gli emulsionanti cerosi e combinarne più di uno diverso tra loro
- Gli oli: mettere sempre un olio leggerissimo e se possibile aumentare la quantità dei grassi totale.


ESEMPIO DI COME FORMULARE UNA CREMA
Le due domande da farci prima di iniziare sono: che tipo di crema voglio fare? (quali sostanze funzionali utilizzerò) e per quale tipo di pelle? (per viso o corpo e tipologia di pelle). Dopo aver stabilito il tipo di crema da realizzare, in questo esempio faremo la prova teorica per una crema viso pelli normali, prenderemo carta e penna per fare due semplici conteggi.
Il calcolo si fa sempre su una percentuale di 100 gr. di prodotto finito.
Decidiamo il quantitativo di glicerina e gelificante 5% nella fase A
Decidiamo di mettere 10% di grassi nella fase B
Decidiamo di mettere 5% di sostanze funzionali (detti anche attivi) + conservante nella fase C

Formula provvisoria di calcolo per 100 g di crema:

Fase A = (dato mancante acqua) + glicerina + gelificante 5%
Fase B = oli + burri + emulsionante 10%
Fase C = attivi + conservante 5%

Facciamo la somma delle percentuali dei gruppi delle tre fasi:   5 (A) + 10 (B) + 5 (C) = 20
Il prodotto finito è 100 quindi sottraiamo la somma ottenuta: 100 - 20 = 80
Abbiamo trovato il dato mancante, per completare la formula ci servono 80% di acqua.

Ora completiamo la formula definitiva comprensiva di acqua:
Fase A:
80% acqua
 5% glicerina + gelificante

Fase B:
10% oli + burri + emulsionante

Fase C:
 5% attivi + conservante

Abbiamo ottenuto 100 g di prodotto finito sommando tutte le percentuali delle tre fasi.
Questo genere di calcolo è valido per qualsiasi formula vorremmo creare, che sia una crema, un balsamo per capelli, un latte detergente o un siero, un esfoliante........

----------------> TABELLA DENSITA' OLI E BURRI 

---------------->COME PREPARARE UNA MISCELA DI GRASSI EQUILIBRATA


10 commenti:

  1. Ti volevo ringraziare,sono approdata per caso al tuo blog cercando in rete blog o siti che pubblicavano tutorial per fare i saponi in casa,per tutti i bei consigli,ricette,tutorial che metti a disposizione di tutte noi gratuitamente.
    Grazie di cuore e se ti fa piacere,oggi mi metto all'opera e spero presto di mostrare le mie prime saponette fatte in casa,vienimi a trovare.
    Un caro saluto,Claudia
    http://ilmondodiladyfantasya.blogspot.com/
    http://pandoramagicoscrigno.blogspot.it/
    https://www.facebook.com/pages/Il-Mondo-di-Lady-Fantasya/216088515112714

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    1. Grazie a te Claudia, sono felice che ti sia piaciuto!! Ho visto le tue creazioni e ti faccio tanti complimenti per la "fantasia" e l'originalità dei manufatti ....bravissimaaa!!!
      In attesa di vedere il tuo primo sapone ti mando bacione grande.
      Patty

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  2. Grazie,navigando qua è la sono capitata per caso qui e mi son resa conto che non me ne andrò tanto facilmente
    È visibile subito la chiarezza nelle tue spiegazioni,ancora grazie!!!

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  3. Sei mitica spieghi tutto. In modo semplice ed esauriente brava

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  4. Bellissimo articolo fatto molto bene, nuova iscritta!! Se ti va passa da me mi farebbe molto piacere ;)

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  5. Ciao Patty, è fantastico come sei riuscita a chiarirmi le idee.
    Volevo ora capire perchè usare un metodo a caldo invece che a freddo e viceversa. Insomma la differenza di risultato tra i due metodi. Forse mi sarà sfuggito qualcosa. Grazie mille se vorrai rispondermi. Dina

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  6. Sei fantastica, sei riuscita ad illuminarmi. Non ho capito che differenza di risultato c'è tra il metodo a caldo e quello a freddo. Cioè perchè scegliere uno o l'altro? Grazie

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