Cucina

"Questo l'ha fatto lei a mano...anche questa qui....e quest'altro...."  
Diventavo rossa dall'imbarazzo quando esordiva con queste frasi dopo averle raccomandato più volte di tacere. Mia madre non riusciva proprio a non dirlo, era più forte di lei, ed io rassegnata e risentita mi impalavo davanti a tutti stringendo tra i denti un timido sorriso. 
Se da ragazzina me ne vergognavo, oggi a distanza di anni ne vado fiera di sentir dire che questo o quest'altro l'ho fatto io.  E' la mia natura, perchè mai dovrei nasconderla?  
Cucinare è un'insieme di arti creative che si trasformano in cibo da servire con amore a chi ami.
Se sai fare una besciamelle o una crema pasticcera hai già in mano le basi per creare un latte detergente, se ti  diverti a presentare le pietanze armonizzando colori e forme hai la manualità e la fantasia per creare altro che non sia cibo, e se fai in modo che gli aromi e i sapori siano scintille di emozioni quando toccano il palato dei commensali hai infuso la tua essenza in quel che hai fatto creando un canale alternativo che trasmette il tuo amore e tua passione per la cucina.
Avevo 17 anni quando un indiano "tutto vestito d'arancione" mi regalò per strada un libricino intitolato il cibo per la pace. La sua religione insegnava, oltre a molte ricette, una cosa di fondamentale importanza che non ho mai dimenticato: "Cucina il cibo con amore, trasmetti il tuo bene tra i fornelli...mentre tagliuzzi il prezzemolo o impasti il pane. Cambierà il sapore di quello che servi, sarà digeribile e delizioso al palato di chi prende il tuo dono servito con amore". Pensavo che in questo modo avrei anche potuto augurare di far rimanere nella strozza i miei pasti ma non ci ho mai provato, sorridevo però al pensiero che sarebbe potuto succedere a chi mi stava antipatico...ma che il risultato sarebbe cambiato in base a quanta passione, positività e amore ci avrei messo.....questo sì, l'ho provato con successo in cucina.


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